Personalmente ritengo che l'Inventio sia stata la parte piu’ stimolante, il modello messo a disposizione si è rivelato davvero un elemento utile per favorire quella comunicazione generativa postulata dal Prof. Toschi.
Nella fase dell’Actio abbiamo visto crescere il prodotto sotto i nostri occhi, la modalità cooperativa scelta ci ha permesso di ottenere un prodotto che , da sole, probabilmente non avremmo mai potuto realizzare in modo così creativo. Ad un certo punto abbiamo dovuto frenarci da sole perché i fili del gomitolo che avevamo dipanato cominciavano a divergere troppi.
.Il bilancio complessivo di questo lavoro è, per me, senz’altro positivo. La tabella dell’inventio si è rivelata uno strumento potente non solo per sistemare in modo organico le idee che di volta in volta venivano a galla, ma anche per suggerirne altre per riempire o integrare le caselle che rimanevano vuote. La scansione suggerita, separando le fasi della progettazione da quella della realizzazione, è stata molto utile al lavoro di gruppo che è risultato agevole e produttivo. L’omissione della fase E probabilmente è stata guidata dal lavoro cooperativo che abbiamo fatto, non so se in un lavoro individuale possa risultare più utile.
Quello che ha mi dato maggiore soddisfazione è stata la realizzazione di mio desiderio di sempre: avere l'opportunità di lavorare in gruppo su argomenti matematici: a volte e' stato faticoso ma anche divertente .Ognuna ha cercato di mettere a disposizione del gruppo le sue competenze piu’ significative. Sono sicura che, quando prorporro' ai miei alunni questa modalita' di lavoro , diventero' per loro la prof piu' trendy! ( e otterro' degli ottimi risultati sul piano dell'apprendimento, che e' quello che conta per me)
Maria Rita
Penso che Maria Rita, la filosofa del nostro gruppo, abbia già detto tutto!
RispondiEliminaCondivido in toto le sue riflessioni e ringrazio il prof. Toschi e il nostro tutor Gianluca , per aver potuto sperimentare il modello IDEAM. Sicuramente lo utilizzerò ancora e lo proporrò anche ai miei alunni.
Un grazie anche alle mie compagne di avventura , senza le quali tutto ciò non si sarebbe realizzato!
Caterina